
Ma da cosa possono derivare questi dolori, a volte delle fitte, a volte come la sensazione di avere qualcosa che tira lungo le gambe. Bisogna partire dal presupposto fondamentale che nel nostro corpo si intrecciano molti "sistemi". Nella zona addominale i nervi e i vasi, venosi arteriosi e linfatici hanno rapporti con tutti i nostri organi e sicuramente anche con il muscolo diaframma. A partire invece dalla zona del bacino invece, i vasi e i nervi si trovano a percorrere la loro strada all'interno del sistema muscoloscheletrico. Come sapete i muscoli l'azione dei muscoli è quella di accorciarsi durante un movimento per poi ritornare alla posizione di equilibrio. Può capitare però che a causa di attività ripetitive o molto intense, di traumi, di un intervento chirurgico o molto altre cause nascoste e da indagare, il muscolo o più muscoli rimangano contratti. Una zona contratta e quindi molto accorciata può anche non comportare nulla ma quando le retrazioni muscolari sono multiple, possono avvenire importanti modificazioni posturali o anche quella che viene definita "double crash sindrome", che possiamo tradurre come sindrome da doppia compressione. L'oggetto della compressione è un nervo periferico.
I sintomi che ne possono derivare sono oltre al dolore, intorpidimento, formicolio, debolezza muscolare e scarsa risposta a trattamenti localizzati sulla zona dolorosa. Capire la zona d'origine della compressione è davvero fondamentale.
Una classica forma di compressione doppia può avvenire al nervo sciatico. La compressione può essere dovuta senz'altro anche alle radici nervose a livello delle vertebre lombari (L3-L4) ma anche a livello del muscolo piriforme dove il nervo passa ma anche a livello del bicipite femorale, dietro la coscia e soprattutto in basso verso il ginocchio. Tanti dolori posteriori sono dovuti a questo. E pensare che la terapia molte volte consisterebbe in.......massaggio e stretching....Ovviamente andando ad indagare le zone più contratte. Esistono e sono frequenti anche le compressioni del n. tibiale, del n. femorale, del perineo comune, del n. safeno e del n. otturatorio, ognuno che porta sintomi diversi sparsi nell'arto inferiore. Per quanto riguarda invece l'arto superiore le più famose sono la sindrome del tunnel carpale, di quello cubitale o dello stretto toracico. Se volete approfondire una di queste condizioni, posso preparare qualcosa per i prossimi mesi a seconda delle vostre richieste.
Buon mese di marzo!
Mirco
Mirco Montedonico, fisioterapista Physiolab: Corso Brizzolara 1/3, Chiavari - Tel: 3465237941
Condividi l'articolo
Scrivi commento
Franca Cecchini (sabato, 01 marzo 2025 10:36)
Chiaro, bravo ed esauriente come sempre! Complimenti Mirco!
Raffaella (sabato, 01 marzo 2025)
Complimenti articolo articolato e esaustivo grazie
Francesca Sacchi (sabato, 01 marzo 2025 16:20)
Chiaro, convincente e rasserenante.
Grazie Mirco, sei unico!
Marinella (sabato, 01 marzo 2025 16:31)
Argomento molto interessante, sei stato molto bravo!
Davide Ratto (sabato, 01 marzo 2025 17:49)
Ottimi consigli... grazie Mirko....da quando seguo le tue indicazioni ho ripreso a correre senza problemi
Silvia (sabato, 01 marzo 2025 19:20)
Grazie Mirko, molto chiaro ed esaustivo!